Disforia di genere
Categoria: LGBTQIA+
Inclusivo
Da usare con attenzione
Ostile
Definizione
La disforia di genere è descritta in genere come una condizione di disagio e sofferenza causata dalla percezione di avere un'identità di genere diversa rispetto al proprio sesso biologico.
In pratica, alcune persone si sentono e vivono come donne pur essendo nate con un corpo maschile, altre si sentono uomini pur avendo un corpo femminile, e altre ancora non si identificano né come uomo né come donna, indipendentemente dalle caratteristiche biologiche con le quali sono nate. In realtà, un'identità di genere difforme dal sesso biologico assegnato alla nascita non è di per sé motivo di sofferenza e disagio; piuttosto, è la società a generare situazioni di disagio alle persone transgender, considerandole divergenti dalla "normalità".
Il termine "disforia di genere" ha sostituito "disturbo di genere" nel DSM V (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) nel 2013, segnando un passo importante nei diritti umani. Questa modifica inizia a riflettere il fatto che la sofferenza non deriva di per sé dal non riconoscersi nel sesso assegnato alla nascita, ma piuttosto dal disagio e dall'emarginazione che ne conseguono.
Insomma, lentamente si sta spostando il focus dalle specificità dell'individuo all'incapacità della società di assorbire caratteristiche di genere divergenti da quelle a lungo percepite come "normali". La diagnosi di disforia di genere è ancora oggi necessaria per qualsiasi persona desideri intraprendere un percorso di affermazione di genere in Italia, ed è fortemente criticata da tutte le persone che vogliono superare l'approccio medicalizzato a tutte le persone non cisgender.